domenica 12 dicembre 2010

Congresso ANPI del 27 Novembre 2010 - Documento conclusivo approvato dalla XV Assemblea Congressuale

Alleghiamo il Documento approvato dall'Assemblea Congressuale della Sezione Intercomunale ANPI tenutasi lo scorso sabato 27/11/2010 e il Documento
politico-programmatico per il 15° Congresso Nazionale dell'ANPI, che ne è stato la base di discussione.
Hanno portato il loro contributo ai lavori i sindaci ANDREOTTI (Alpignano), ALTILIA (Givoletto), CAVALLERO (San Gillio) e gli assessori BANCHIERI (Caselette) e SARTO (Val della Torre), in rappresentanza dei loro sindaci.


Assente l'Amministrazione Comunale di La Cassa.

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In data odierna, presso la “Sala Museale Cruto”, di via Matteotti 2, Alpignano udita la relazione del presidente Luciano Rosso, ascoltati i vari interventi degli iscritti, l’assemblea

EVIDENZIA
il disastro economico-sociale-culturale e morale in cui versa il nostro Paese dopo soli due anni di politica amministrativa del governo di centro-destra. Crisi espressa non solo dallo stare dentro un sistema di globalizzazione selvaggia (non gestita politicamente e culturalmente), ma anche da mali endemici, tipicamente italiani quindi, che sono insiti nel fare politica e che nel tempo hanno trasformato i diritti sanciti dalla Costituzione in privilegi per pochi

CONDANNA
  • Condanna l’economia aggressiva occidentale imposta ai popoli più deboli e che sta sotto il nome di globalizzazione (leggi liberismo puro)
  • Condanna la gestione dell’economia occidentale condotta dagli affaristi che stanno nelle banche e multinazionali che, dopo aver generato la crisi attuale, continuano a decretare la demolizione economica dei singoli Paesi
  • Condanna l’incapacità del nostro governo nel gestire la crisi economica, pagata dai più deboli con disoccupazione, perdita di dignità e mancanza di prospettiva per i giovani
  • Condanna l’aggressione di questo governo Berlusconi alla Scuola Pubblica, di origine Costituzionale, che toglie ai giovani il diritto alle pari opportunità
  • Condanna l’aggressione al pianeta Terra da parte delle multinazionali e delle mafie
  • Condanna ogni forma di terrorismo, espressione dei sistemi autoritari, che conduce inevitabilmente a scontri armati
  • Condanna l’attacco alla Costituzione Italiana condotta dal governo, ed il tentativo di demolirne i principi democratici, le garanzie di bilanciamento dei poteri, l’unità del Paese, ovvero quei principi che la rendono sempre attuale perché realmente democratica; come si rigetta il tentativo di demolire la Resistenza denigrandola e riscrivendo faziosamente la storia o dando la possibilità al fascismo di ritornare in prima pagina con targhe o strade dedicate ai criminali di guerra (anche civile)



CONFERMA
  • la validità e attualità dei principi e valori che hanno mosso la Resistenza del nostro Paese, lottando contro il pensiero unico dominante, e che ha condotto ad una Carta costituzionale che è garanzia dei diritti per tutti i cittadini, Carta che sancisce anche i doveri, e che va quindi salvaguardata, perché la giustizia sociale è la premessa alla Pace


AUSPICA
  • auspica che venga assunto, da tutte le forze politiche democratiche, quello storico percorso unitario (premessa alla Costituente), necessario a fronteggiare la distruzione dell’economia, dell’etica, formazione, cultura, democrazia del nostro Paese, per avviare un’ alternativa di governo che dia una possibilità di futuro ai nostri giovani che non sia la guerra
  • si auspica la creazione di una commissione di studio, a livello nazionale, che abbia lo scopo di rivoluzionare la vecchia cultura di questo Paese, che ha radici in quell’antichità che voleva il popolo suddito, affinché ponga finalmente le proprie fondamenta nella nostra autorevole Costituzione
  • auspica che la nostra Costituzione, come Carta democratica, che non deve restare teorica, trovi attenzione nelle scuole di ogni ordine e grado, presso ogni famiglia e presso gli stranieri che chiedono di entrare nel nostro Paese



NECESSITÀ DELLA MEMORIA

La democrazia è un bene mai compiutamente raggiunto
Non per vana gloria, quindi, ma per tenere ben presenti i valori umani, oggi più che mai, data l’esperienza della modernità economica e culturale, sembra utile affermare che la Resistenza non deve assopirsi mai, perché "… la giustizia, la morale, il diritto, la libertà (fatta di diritti e doveri), non si realizzano se non per quel tanto che si realizzano nelle singole individualità" C. Rosselli
La necessità di creare la memoria storica condivisibile è data dalla Costituzione, che sancisce il diritto di cittadinanza. Ma sembra restare Carta teorica. Don Milani la usava quotidianamente nella sua scuola di Barbiana, perché diceva che
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”. (Da Lettera a una professoressa)”
Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”.
La scuola invece siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi. E’ l’arte delicata di condurre i ragazzi su un filo di rasoio: da un lato formare in loro il senso della legalità, dall’altro la volontà di leggi migliori cioè di senso politico.”
L’assemblea Costituente ci ha invitati a dar posto nella scuola alla carta Costituzionale “al fine di rendere consapevole la nuova generazione delle raggiunte conquiste morali e sociali” (dall’o.d.g. approvato all’unanimità nella seduta dell’11 dicembre 1947)
Dalla Scuola di Barbiana sono passati quasi 50 anni, ma la nostra scuola pubblica, come la cultura dominante, non hanno mai assunto la Costituzione come base dell’agire. Questo aspetto deve farci meditare. Lamentarci per il degrado umano nel nostro Paese, ben rappresentato dal governo che ci ritroviamo, non è forse lamentarsi di un male che abbiamo voluto, ignorando il significato di cittadinanza attiva che indica doveri e non solo diritti? Le nuove generazioni, e non solo, dovrebbero essere facilitati ad appropriarsene, perché sancisce il diritto-dovere ad Essere, non ad apparire.
Ghandi diceva: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. E lo strumento per attuare ciò è la nostra Costituzione.

Pertanto,
FA APPELLO AI GIOVANI
e li invita ad un pensiero attivo, critico-costruttivo, affinché si appropriino della memoria della Resistenza come pagina fondamentale della storia italiana, che significa prima di tutto unità nella diversità, e in nome della libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace, attivarsi per creare e gestire il rinnovamento economico e socio-culturale, ovvero per crearsi un futuro che oggi sembra negato, nel rispetto dell'altro. Li invita ad unirsi costruttivamente ai giovani europei a tutela dei valori umani, contro i nuovi processi di de-umanizzazione.

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