sabato 29 dicembre 2012

Una piccola "lezione" alla Scuola Primaria Cesare Pavese di La Cassa

Ecco le immagini della presentazione utilizzata per raccontare la storia di Nilde Iotti agli allievi delle classi 4° e 5° della Scuola Primaria "Cesare Pavese" di La Cassa in una piccola "lezione" tenutasi Martedì 11 Dicembre.
Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione la maestra Monica Arzenton.

Si replicherà a Febbraio con una serie di lezioni sulla Costituzione.















Il Coordinatore

Fabio Lamon

martedì 4 dicembre 2012

Un regalo di Natale "impegnato"


Cari concittadini,

per questo Natale vorrei consigliarvi un regalo da mettere sotto l'albero: è un libro/documento storico straordinario, che ha messo insieme oltre 100 lettere di partigiani italiani.
Il titolo del libro è: "Io sono l'ultimo. Lettere di partigiani italiani", edito da Einaudi, a cura di Stefano Faure, Andrea Liparoto e Giacomo Papi (18 euro, 332 pagine).

Una breve sinossi:
Oltre cento lettere piene di amore, amicizia, di odio e violenza. Un indimenticabile racconto corale sul fascismo, la libertà e la democrazia. I partigiani, prima di tutto, erano giovani. Si innamoravano, scoprivano di avere paura e coraggio. In queste lettere, raccolte con la collaborazione dell'ANPI, i testimoni viventi della Resistenza raccontano le torture, le bombe, i rastrellamenti. Ma anche la nascita di un bambino, un bacio mai dato, il piacere di mangiare o ridere in classe del Duce. Un racconto emozionante, vivo, collettivo che arriva dal passato per parlare al presente. Il ricordo della Guerra di Liberazione diventa giudizio sull'Italia di oggi.”

«Alla mattina ho visto una cassa da morto. Allora mi hanno detto: - Guarda che dobbiamo farti il funerale. Era l'unico modo per portarmi all'ospedale. Avevo un bastoncino per alzare il coperchio. Ma ad Alpignano i tedeschi hanno fermato il carro funebre».
Cesare Mondon «Rino», Collegno (Torino), 1923

«Si chiamava Giambattista, ma il suo nome di battaglia era "Fifa", anche se era coraggiosissimo. È morto nel 1944, a ventitre anni. L'ho saputo sei mesi dopo, a primavera, quando la neve si sciolse sul Monte Caio e il corpo fu ritrovato. Gli porto ancora i fiori. Dev'essere stato importante per me, se mentre ne scrivo me lo rivedo davanti agli occhi. L'unico nostro bacio è stato d'addio».
Anita Malavasi «Laila», Reggio Emilia, 1921, studentessa

«A novantanove anni, ogni tanto, tendo a cadere. Perdo l'equilibrio e cado. E va bene. Però questa è stata la mia vita e io l'ho vissuta intensamente e con entusiasmo, soffrendo, amando e lottando. E ho continuato a fare. Se no, come si fa?»
Giovanna Marturano, Roma, 1912, studentessa

Si potrebbe dire che non è una lettura “rilassante”, che è una lettura “impegnata”, ed è vero.
Ma noi abbiamo un compito: non dimenticare, mai.

Buon Natale e Buon Anno Nuovo a nome del Coordinamento ANPI di La Cassa.


Il Coordinatore

Fabio Lamon